La Bonding Psychotherapy: un efficace metodo di terapia di gruppo che migliora gli stili di attaccamento e di appartenenza. Martien Kooyman, Rob J.B. Olij e Rob A. Storm


La Bonding Psychotherapy

Un efficace metodo di terapia di gruppo che migliora gli stili di attaccamento e di appartenenza.
Martien Kooyman, Rob J.B. Olij e Rob A. Storm


Abstract.
La Bonding Psychotherapy è una potente forma di terapia gruppale. In questo articolo sono riportati teoria, metodo e risultati di ricerca sulla B.P.  Il Bonding è il processo che porta a diventare emozionalmente aperti e fisicamente intimi nei confronti di un'altra persona. Gli esercizi pratici con gli altri membri del gruppo aiutano a sperimentare e soddisfare il bisogno di appartenenza.
Durante questi esercizi affiorano intense emozioni che sono agganciate a passate esperienze dolorose. Grazie al metodo qui descritto, viene costruita la fiducia negli altri e si fanno più positivi gli atteggiamenti negativi riguardanti se stessi in relazione agli altri. Si tratta di esperienze emotivamente migliorative.
L'obiettivo finale della B.P. è incrementare l'abilità a soddisfare i bisogni bio-psico-sociali di base, entrare in relazioni positive e godere la vita. Per poter mantenere relazioni valide, c'è bisogno di una forma sicura di attaccamento. Questo può essere acquisito con l'apprendimento dall'esperienza nel gruppo di bonding e col cambiamento degli atteggiamenti disfunzionali verso se stessi in relazione agli altri, passando ad atteggiamenti positivi.
È stata fatta una rassegna dei risultati delle ricerche e questi sono particolarmente buoni.
Parole chiave: attaccamento, psicoterapia di gruppo, contatto fisico, esperienza emozionale correttiva, emozioni di base, bisogni fondamentali, stili di attaccamento, identità.

Introduzione.
Ogni essere umano ha un naturale bisogno di intimità e di contatto emozionale con gli altri.        Si chiama Bonding: possiamo sperimentare l’apertura emozionale insieme all'intimità fisica. Questa è una condizione importante per lo sviluppo di un senso di attaccamento sicuro nei bambini piccoli. Senza attaccamento sicuro, noi possiamo spesso sviluppare atteggiamenti distruttivi come "non sono buono abbastanza", oppure "non ho bisogno di nessuno" e ancora "non ho diritto di esistere". Ciò può dare un importante contributo (tra le altre cose) a: problemi relazionali, depressione, problemi fisici e comportamenti di compensazione tipo alcol o abuso di droga.
La B.P. dà buoni risultati nel lavoro con i sintomi. Per esempio, nell'apprendere le tecniche per affrontare i problemi, la B.P. raggiunge la radice che causa il problema. Molte persone hanno paura dell'intimità emozionale e fisica, paura di rifiuto e abbandono, o paura di ambedue. Questo spesso è il risultato di mancanza di Bonding e di  attaccamento sicuro nell'infanzia. La B.P. migliora l'auto-stima, costruisce fiducia negli altri, migliora l'area relazionale e rende capaci le persone di godere la vita.

Bonding, bisogni fondamentali ed emozioni.
Daniel Casriel, psichiatra americano e psicoanalista, chiamò Bonding l'apertura emotiva e l'intimità fisica con un'altra persona e la collocò tra i bisogni biologici fondamentali, come mangiare e bere (Casriel, 1972). Per un bambino, il Bonding è assolutamente necessario per rimanere vivo, secondo Casriel. Secondo la sua convinzione, il "bisogno di appartenenza intima" è un importante motore psico-biologico che può essere paragonato al bisogno di attaccamento, come fu descritto da Bowlby (1969, 1988). Casriel identifica cinque emozioni di base: paura, rabbia, piacere, dolore/tristezza e amore. Stadtmueller & Gordon (2011) hanno pure fornito una rassegna delle teorie contemporanee sulle emozioni di base. Le teorie confermano tutte che sono fondamentali le seguenti emozioni di base: paura, rabbia/collera, piacere/felicità, pena/dolore. Queste emozioni sono necessarie per restare vivi e (di nuovo d'accordo con Casriel) sono sicuramente presenti alla nascita. Quando un bisogno biologico fondamentale non è soddisfatto, ciò può favorire l'insorgere di emozioni piene di sofferenza come dolore, paura o rabbia. Se un bisogno è soddisfatto allora si sviluppano piacere, amore e affetto verso la persona (altra) che ha soddisfatto tale bisogno. Tramite le esperienze vissute nel passato, un'emozione, come piacere e/o amore, può essere percepita al semplice pensiero che il bisogno sarà soddisfatto. Paura, rabbia e dolore possono svilupparsi col semplice pensiero che il bisogno non sarà soddisfatto.
Casriel (1972) chiamò questa modalità "la logica delle emozioni".
Paura, rabbia e dolore, così come piacere e amore sono collegati a cambiamenti biologici nel corpo (Stadtmueller & Gordon, 2011). Quando una mamma allatta al seno il suo bimbo, vediamo (per esempio) che la concentrazione dell'ormone dell'attaccamento, l'ossitocina, cresce nel sangue e coinvolge ambedue (Mueller, 2010). Sentimenti come odio e ripugnanza derivano da emozioni e sono reazioni contro paura, dolore e rabbia. La colpa, per esempio, è un pensiero doloroso piuttosto che un'emozione.
Mentre crescono, i bambini piccoli imparano progressivamente a prendersi cura di soddisfare i propri bisogni fondamentali. Per il bisogno di Bonding è però necessaria un'altra persona. Se il bisogno di Bonding non è adeguatamente corrisposto, ciò può portare a disturbi nell'equilibrio dei bisogni biologici di base. L'individuo è capace di sopravvivere, ma nella pratica, comunque, vediamo che questa mancanza o scarsità viene spesso compensata, per esempio, da uso eccessivo di medicinali, alcol o droghe (Kooyman, 1992; Hoefler-Zimmer & Kooyman, 1996). Questo vuoto di Bonding può essere spesso compensato da gioco d'azzardo, sesso, superlavoro o altri mezzi.
Il Bonding può essere percepito come una minaccia nelle persone che hanno un attaccamento insicuro. Emozioni come paura, dolore e rabbia possono venire in mente come esito di questa minaccia e possono innescare il meccanismo di difesa: fuga, lotta, controllo o congelamento. Nel meccanismo di difesa qual è il congelamento, le emozioni non possono essere sopportate a lungo e così una mancanza di Bonding può manifestarsi con sintomi fisici, come stress, ipertensione, problemi gastrointestinali, malattie psicosomatiche e disturbi sintomatici come depressione e ansia.

L'evoluzione del metodo.
Casriel (1972) scoperse pure, in questa terapia di gruppo, che i partecipanti tendevano a contenersi l'un l'altro quando arrivavano allo scompiglio emozionale. Il contatto fisico con un membro partecipante al gruppo era inizialmente sperimentato come piacevole, ma in seguito risvegliava sentimenti di dolore da perdita, spesso radicati nella prima infanzia. Casriel esortava i partecipanti alla pratica della vicinanza fisica. Facendo questo, essi si sostenevano l'un l'altro, abbracciati in coppia. Spesso sorgevano intense reazioni emozionali dall'intimità fisica di un'altra persona. Questi esercizi vennero riconosciuti come "esercizi di Bonding" e saranno descritti più sotto in questo articolo.

Emozioni, pensieri e comportamenti.
Nella salute individuale, cognizioni, emozioni e comportamenti influenzano l'un l'altro: quando un'espansione di piacere e benessere arriva al massimo, così il dolore e lo sconforto vanno al minimo. La B.P. fa lavorare non solo sulle emozioni, ma anche sul comportamento della persona, sui pensieri e sull'orientamento degli atteggiamenti soggiacenti. Esempi negativi di ciò sono: l'uso di alcol e droghe; l'auto isolamento; l'uso di violenza o minacce con violenza e altri comportamenti distruttivi o anti-sociali.

Atteggiamenti disfunzionali.
Quando il bisogno di intimità e attaccamento sicuro non è sufficientemente soddisfatto, si sviluppa un atteggiamento disfunzionale. Esempi di questi atteggiamenti distruttivi sono: "io non esisto", "io non merito d'essere amato", "non sono buono abbastanza", "non ho bisogno di niente", oppure "non ho diritto a qualcosa"; essi si svilupperanno soprattutto nella prima infanzia.
Questi atteggiamenti sono visti come meccanismi di difesa. Essi hanno la funzione di giustificare confusione e messaggi dolorosi. Essi aiutano il bambino ad affrontare bisogni non soddisfatti. Ciò succede perché un bambino piccolo, che non ha ricevuto attenzione amorosa, può sviluppare un atteggiamento come questo: "non merito di essere amato". Queste sono convinzioni persistenti che di solito si sviluppano prima che un bambino sia capace di parlare e sono di conseguenza depositati nella memoria implicita (Stauss, 2006, Stauss & Ellis, 2007). Nelle terapie verbali questi atteggiamenti negativi sono quasi subito riconosciuti, ma il più delle volte non vengono cambiati.

Fondamento della teoria.
Nello stesso periodo in cui Casriel sviluppava la teoria sui gruppi Bonding, Bowlby (1969, 1988) scriveva la sua teoria dell'attaccamento. Bowlby affermò che una inadeguata soddisfazione del bisogno di attaccamento è la causa di molti disturbi psico-sociali. De Ruiter e Van Ijzendoorn (1992) descrissero il collegamento tra la disfunzione psicologica e la mancanza di attaccamento sicuro. Poi Grawe (2004) indicò che i processi psicologici sono indirizzati alla soddisfazione simultanea dei fondamentali bisogni bio-psico-sociali. Young e colleghi (2003) suppongono che un individuo psicologicamente sano è capace di soddisfare i suoi bisogni fondamentali. Konrad Stauss collegò le intuizioni di Casriel con le teorie dell'attaccamento ( Stauss 2006; Stauss & Ellis, 2007). Egli, insieme a Stadtmueller e Gordon (2011), descrisse in che modo le esperienze positive che soddisfano i bisogni bio-psico-sociali fondamentali fossero registrate nelle reti neurali. Stadtmueller & Gordon (2011) stabilirono, in base alle recenti conoscenze neurobiologiche, che specialmente tramite l'alta intensità emozionale degli esercizi dei gruppi di B.P., le emozioni non coerenti e gli atteggiamenti disfunzionali, collegati alle esperienze negative del passato, possono essere cambiati all'interno una risanante terapia di gruppo. Stauss (2007) definì la rappresentazione psicologica di questa interazione con i bisogni fondamentali "uno schema emozionale funzionale". Il sentimento soggettivo di piacere e il benessere fisico possono essere sperimentati quando i bisogni bio-psico-sociali di base sono soddisfatti e ciò produce una percezione di tranquillità mentale. Secondo Stauss, questa è un'espressione di buon funzionamento del cervello ed è definita "coerenza". Se questo sentimento è minacciato/represso, allora si sviluppa dispiacere, sentimento di preoccupazione (stress). Ripristinare la coerenza è una priorità nella B.P., al fine di giungere alla stabilizzazione dei processi neuro-psicologici. Così diventa possibile un ottimo funzionamento psicologico (Stauss, 2007).
Stauss (2007) specificò, seguendo la psicologia umanistica, che ci sono sette bisogni bio-psico-sociali di base. Questi bisogni sono universali e sono espressi in modo differente in base alla propria cultura. Secondo Stauss, è necessario che questi bisogni bio-psico-sociali di base siano soddisfatti, perché una persona stia nel benessere:
- sperimentare intimità (vicinanza fisica e apertura emotiva) nella relazione;
- sentire attaccamento sicuro con un'altra persona;
- fare esperienza di benessere fisico;
- sperimentare autonomia;
- sperimentare auto stima;
- possedere una propria identità;
- orientare una vita piena di senso.
Nella teoria evolutiva della persona c'è una sequenza simile nelle tappe dello sviluppo psico-sociale descritto da Erikson (1963). Il Bonding è massimo e fondamentale per questi bisogni ed è una condizione essenziale per dare risposta al bisogno di attaccamento. Le due cose insieme sono basilari per essere capaci di soddisfare alcuni differenti bisogni e sono un pre-requisito per sperimentare piacere e benessere emozionale lungo la vita. Casriel (1972) descrisse due prototipi di adulti incapaci di soddisfare adeguatamente il bisogno di appartenenza: l'"Accettatore", che fa ogni cosa per ricevere affetto, vuole perfino soffrire dolore, e non esprime rabbia per paura di essere rifiutato; il "Rifiutatore", che non desidera essere dipendente, non ha fiducia negli altri, non chiede aiuto e ha difficoltà ad accettare dolore.

Disturbo come sintomo di mancanza.
Secondo Stauss, la maggior parte delle persone che soffrono per problemi psicologici non è malata; esse soffrono a causa di sintomi che sono esito di una cronica deprivazione dei loro bisogni bio-psico-sociali. Nella B.P. i partecipanti imparano a come possono prendersi cura essi stessi di questi bisogni. Non è sufficiente concedere o ammettere passivamente che i bisogni vengano soddisfatti da un'altra persona; la persona poi rimane dipendente e incapace di autonomia.
Nell'infanzia, lo sviluppo dello schema emozionale 'non affettivo' (e.g., "se divento troppo intimo a qualcuno, sarò ferito") ha una funzione di adattamento. Ciò è adatto (e necessario) per sopravvivere nelle relazioni disfunzionali, e si sviluppa tramite violazioni ripetute dei bisogni fondamentali di una persona. Usando questi schemi disfunzionali , si evitano le esperienze dolorose. Un importante obiettivo della B.P. è quello di cambiare questo schema disfunzionale, che impedisce la formazione di relazioni positive con gli altri.

Stili di attaccamento.
Mary Ainsworth e colleghi (1978) descrive varie forme di attaccamento nei bambini/figli. Gli stili di attaccamento sono il riflesso dell'attaccamento originale alla figura primaria di attaccamento e le risposte di lei/lui ai bisogni del bimbo. Mary fa una distinzione tra lo stile di attaccamento sicuro e tre stili di attaccamento insicuro, e cioè: evitante, ambivalente e disorganizzato .
Bartolomew e Horovitz (1991) pure descrivono quattro forme di attaccamento, ma negli adulti. Come Bowlby, essi affermano che i bambini interiorizzano le loro precoci esperienze di attaccamento in una forma di 'modello interiore di lavoro'. Una persona ha sviluppato uno stile di attaccamento sicuro perché lui/lei hanno sperimentato sufficiente sostegno e protezione con l'altra persona. I modelli interni di lavoro del "sé" e dell'"altra" persona (in positivo o in negativo) possono essere combinati in quattro forme di attaccamento (vedi fig. 1).
Le quattro forme di attaccamento sono:
- sicuro: sentimenti confortevoli/tranquilli in riferimento all'autonomia e intimità;
- preoccupato: sentimenti confortevoli nell'intimità ,ma ha paura dell'autonomia;
- pauroso evitante: ha paura dell'intimità così come dell'autonomia;
- evitante: ha paura dell'intimità, ma ha sentimenti confortevoli con l'autonomia.


Obiettivi della terapia.
Il maggior obiettivo della B.P. è il processo emozionale centrato sulle passate esperienze dolorose così che queste "vecchie" emozioni (negative) non si ripresentino più in situazioni simili nel "qui-e-ora". Così , la persona non reagirà più con intense, inadatte ed esagerate modalità emozionali nel presente, o al contrario, non reagirà per nulla.
L'obiettivo finale della B.P. è costruire l'attitudine a soddisfare i bisogni bio-psico-sociali di base della persona, per farla entrare in relazioni positive e godere la vita. Allo scopo di mantenere valide relazioni, c'è bisogno di un tipo di attaccamento relativamente sicuro. Esso può essere acquisito dall'apprendere in gruppo l'esperienza di intimità come salutare, e nel cambiare gli atteggiamenti disfunzionali (circa se stessi in rapporto agli altri) in atteggiamenti più positivi.

Bonding Psychotherapy nella pratica.
Un gruppo settimanale abitualmente è formato da 10 a 16 partecipanti, sotto la guida di due terapeuti, preferibilmente un uomo e una donna. Gli incontri di gruppo si tengono nell'ora fissata e durano circa tre ore. I gruppi di fine settimana (sabato e domenica) si tengono 9 o 10 volte l'anno, con 4 o 5 sessioni che si svolgono nello stesso weekend. Il numero dei partecipanti ai gruppi nel weekend può contare fino 30 o 40 membri, sotto la supervisione di più terapisti.
I gruppi di terapia sono continui, e sono gruppi aperti. Nuovi partecipanti vengono inseriti regolarmente nei gruppi, meglio se aggiunti due o più la stessa volta. C'è una procedura di inserimento da fare prima che il partecipante partecipi al gruppo.
La procedura di inserimento consiste in una intervista individuale che prevede la compilazione di varie domande (vedi sotto). Se è il caso si raccoglie l'anamnesi storica della persona e si fa una diagnosi. Nelle situazioni di dipendenza inoltre, il partecipante riceve una definizione concernente alcuni principi pratici di comportamento, e sui ruoli di gruppo, ed inoltre viene steso un programma di "trattamento".
Nell'introduzione in gruppo del nuovo partecipante, si fa una breve illustrazione del metodo e alcuni semplici esercizi. Questi includono quelli di prendere contatto con gli occhi e il successivo contatto e abbraccio gli altri. Gli esercizi sono il primo passo verso l'esperienza di intimità con l'altra persona. Successivamente i partecipanti condividono le prime impressioni tra di loro.
Lo svolgersi di un incontro gruppale può essere visto come segue: il gruppo terapeutico si riunisce in una stanza (insonorizzata); la seduta incomincia con i partecipanti che rispondono, in breve, a turno, alla domanda: "come mi sento in questo momento e su cosa intendo lavorare?". Nel gruppo i partecipanti lavorano principalmente con due tecniche: apprendere dall'esperienza e godere della intimità fisica (tecnica del Bonding); lavorare sugli atteggiamenti negativi (tecnica dell'atteggiamento).

La tecnica del Bonding.
Per lavorare sul principio dell'intimità fisica con un'altra persona, ogni membro del gruppo sceglie un partner. L'esercizio del Bonding è portato avanti in contemporanea da tutti i partecipanti, in coppia, sotto la supervisione di due terapisti (Klerk-RoscamAbbing, 1994). È importante nella tecnica del Bonding essere capaci di esprimere le emozioni che sono connesse con esperienze del passato non risolte. Uno degli effetti del lavoro tramite queste esperienze è che diventa possibile sperimentare l'intimità fisica, che fu all'origine terribile e minacciosa, come, invece, piacevole.
La coppia di partner lavora a turno. La persona di cui è il turno (e che sta "lavorando"), circonda con le braccia il 'partner'. Questo può stare in piedi, seduto o stendersi giù a terra. Tale esercizio di solito risveglia molte emozioni nascoste e profonde. Può essere stabilito il contatto con emozioni represse del passato e causa di minaccia, queste emozioni con gradualità sono dette sempre più forte per come sentite ed eventualmente espresse gridando (Geerlings & De Klerk-RoscamAbbing, 1985; Stadtmueller & Gordon, 2011). Viene usata un'altra via per arrivare in contatto con le emozioni represse, e consiste nell'usare piccole ed efficaci affermazioni: in genere sono versioni positive di atteggiamenti negativi, per esempio "merito di essere amato - ho diritto di amore". Quando c'è un'intensa liberazione o rilascio dell'emozione, le parole generalmente vengono meno e non resta che 'buttare fuori', gridando la rabbia, lo spavento o il dolore con un "Aaah!"
Giacendo abbracciati insieme sul materasso, con il contatto fisico, ma senza il contatto visivo, può essere stimolata la regressione. La tecnica permette che le emozioni negative siano espresse in un ambiente abbastanza sicuro. Una ammissione di esistere, una espressione della capacità vivere l'emozione , il liberare un'emozione(i) intensa(e) in un ambiente sicuro, fornisce un'esperienza emozionale corretta. Dopo che l'espressione emozionale ha preso il via libera, il partecipante di solito esperimenta una sensazione di rilassamento. La positiva intimità dell'altro partner (Bonding) è gustata in silenzio, durante il periodo di quiete. La coerenza è alta in questa fase: "coerenza" è un concetto che indica che il cervello sta funzionando a un ottimo livello e ciò porta a gustare benessere (Grawe, 1998). Questa fase per una certa quantità di tempo potrebbe diventare una fase catartica. Durante la fase catartica può essere espressa anche una fortissima rabbia dove l'intimità con l'altra persona non può essere tollerata a lungo. Questa rabbia può essere incanalata in modo sicuro, permettendo al partecipante di colpire un cuscino.
A nostra conoscenza, in questi gruppi non è mai successa alcuna violenza fisica. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che le emozioni primarie sono espresse con il grido o per abreazione in un modo sicuro. Reazioni psicotiche si sono avute solo poche volte, riportate dagli specialisti della B.P. nella loro pratica. In ambedue i casi fu una breve reazione maniacale provocata, in una sessione di gruppo, per un eccesso emotivo di amore e piacere. La dissociazione e la regressione può far accadere ciò. Quando il partecipante si dissocia il terapista può risolvere il caso riportando il membro del gruppo nel "qui-e-ora" col contatto oculare, recando incoraggiamento e offrendo rassicurazione. Col rassicurante contatto oculare, il partecipante è normalmente ancora capace di rilasciare le emozioni profonde.
Il terapista si prende cura e vigila per proteggere i partecipanti dalle ricorrenti esperienze traumatiche. Per esempio, se i nuovi partecipanti con esperienze di incesto, impulsivamente decidono di lavorare con un partecipante dello stesso sesso dell'abusatore ; nel processo terapeutico, può essere vantaggioso farli lavorare più tardi con un membro del gruppo dello stesso sesso dell'abusatore, per fare così una esperienza emozionale correttiva.
Visto che una gran quantità di contatto fisico trova spazio durante la B.P., il terapista deve essere consapevole del "rischio", specialmente a livello etico. Sembra ovvio e chiaro tracciare le linee di confine e togliere confusione tra Bonding e sessualità (Martens, 2011). Il terapista di Bonding è tenuto ad aderire al codice etico che è stato pubblicato dalla Società Europea per la B.P.
I ruoli del gruppo e il clima di sincerità nel gruppo aiutano a rassicurare che non ci sia spazio per le azioni sessuali.

La tecnica dell'atteggiamento.
Atteggiamenti disfunzionali possono intralciare lo sviluppo di relazioni soddisfacenti. Un atteggiamento (o convinzione) negativo è, per esempio, "non mi è mai permesso fare errori". La persona in questione è abitualmente non consapevole di queste attitudini sottostanti.
L'atteggiamento negativo è messo in discussione nel gruppo e si può lavorare su un'attitudine nuova e positiva.
Il partecipante impara come esprimere le sue sofferenze in mezzo al cerchio dei membri partecipanti raccolti intorno. Ciò è meno protettivo e perciò più difficile per il partecipante rispetto alle espressioni durante l'esercizio di Bonding.
Nella tecnica dell'atteggiamento, uno dei partecipanti si pone in mezzo al cerchio formato dagli altri membri del gruppo. Il partecipante prende contatto oculare con ognuno dei membri del gruppo in cerchio,( e qualcuno di essi può ricordargli figure parentali rilevanti ,per esempio, uno dei suoi genitori) e dice a voce alta l’atteggiamento che lei/lui crede opportuno, come: "io esisto", "io ho diritto", "io posso sbagliare", "ho diritto di essere amato", ecc. Durante l’esercizio, di solito si susseguono una dopo l’altra emozioni differenti: la paura e il dolore del loro non crederci; la rabbia contro la persona che all'inizio trasmise il messaggio negativo; la pena e rammarico causato da ciò; infine il piacere, in quanto l'atteggiamento positivo è sperimentato e sentito più di quanto si immaginasse (Stadtmueller & Gordon, 2011).
Il sostegno e l'incoraggiamento dei terapisti e dei membri del gruppo, e anche la loro conferma di un cambiamento positivo, aiutano il partecipante a esprimere le emozioni spesso piene di dolore. Mantenere il contatto oculare con gli altri membri del gruppo durante l'esercizio è fondamentale. L'esercizio è molto più di una ristrutturazione cognitiva, perché il partecipante impara come produrre atteggiamenti positivi da sé stesso/a pure a livello cognitivo. La forza della B.P. sta nel fatto che gli atteggiamenti negativi che sono stati sviluppati, spesso durante il periodo pre-verbale, vengono ora corretti, emozionalmente, tramite il contatto (anche oculare) con gli altri partecipanti.
Durante il lavoro in cerchio, gli intensi sentimenti dei partecipanti possono essere diretti pure a uno dei terapeuti o a uno dei presenti (per esempio, se uno dei terapisti ha delle similitudini con una persona autoritaria negativa del passato del partecipante). Il secondo terapista allora guiderà il partecipante a esprimergli contro la sua frustrazione o aggressività. Una "sedia vuota" può pure essere usata per chiarire il trasfert dei sentimenti dal passato (Struijk, 1997).
Due terapisti facilitano il processo di gruppo e il lavoro individuale durante i vari episodi che si susseguono nelle sessioni di gruppo. Ma l’apprendimento reciproco come membri di gruppo all'interno della B.P. è davvero molto potente e perciò spesso vengono usate poche parole. Un nuovo partecipante al gruppo può vedere subito che esprimere emozioni violente o negative non ha alcuna conseguenza devastante, ma conduce al rilassamento e alla tranquillità. Gli altri partecipanti non arrivano a "paralizzarsi" per la paura né diventano "pazzi".
La sessione del gruppo si conclude con un giro finale in cui ognuno può chiedere al gruppo come l'ha sentito; su che cosa ha lavorato oppure "appreso"; e come ciò può essere tradotto in pratica nella vita quotidiana. Di seguito ogni membro del gruppo stende un report dell'incontro di gruppo e dà una copia al terapista.
In aggiunta a queste sessioni di gruppo, ogni partecipante ha anche una consulenza individuale con uno dei terapisti come di norma. Lo scopo dei colloqui è per riflettere, e acquisire intuizioni, sulle esperienze venute dalle sessioni del gruppo. Il percorso terapeutico individuale è supportato da queste sessioni. I partecipanti concludono la terapia con una valutazione personale e un feedback dal gruppo.

Indicazioni e contro-indicazioni alla B.P.
La B.P. definisce "disturbo" il sintomo di mancata soddisfazione dei bisogni di intimità. Perciò un largo raggio di disturbi possono essere indicatori per fare B.P. Nella B.P. può essere trattata una persona con problemi molto diversi: vedi depressione, disturbo dell'ansia, disturbi da stress post trauma, problemi col cibo, disturbi somatici così come disturbi della personalità e le loro varie combinazioni.
Queste sono alcune contro indicazioni per la B.P. (Kats, 2004):
--Psichiatriche:
- disturbi psicotici in corso;
- disturbi di forte personalità borderline;
- fase maniacale di un disturbo bipolare;
- tossicodipendenze, se l'uso di sostanze da dipendenza non è stato prima fermato per un sufficiente periodo di tempo (intorno ai sei mesi);
--Somatiche:
- condizione di malattia cardio-vascolare (come dolore nella parte del cuore dopo sforzo), dato che gli esercizi fisici e psicologici possono essere faticosi.
- ipertensione; ma l'ipertensione, senza disturbi vascolari o con  battiti cardiaci accelerati senza cause somatiche (come nei disturbi dell'ansia o attacco di panico), non è una contro-indicazione;
- un (attuale o ripristinato) distacco di retina - quando si gridano le emozioni, nella testa cresce la pressione, insieme alla crescente pressione nel bulbo oculare; in particolare la pressione cresce quando le emozioni sono solo parzialmente espresse;
- in gravidanza: le emozioni forti, che sono espresse in modo molto intenso anche dagli altri partecipanti, possono causare stress alla madre come al piccolo neonato, e perciò è meglio evitare il gruppo in tale periodo.

Test diagnostici in B.P.
B.P. punta a migliorare il funzionamento dei partecipanti su tre importanti livelli: a livello del sintomo, a livello interpersonale e a livello intrapersonale. Per avere una valutazione su questi tre livelli, alla somministrazione dell'intervista, sono usati tre test: SCL-90 per il livello dei sintomi; il Questionario sullo Stile delle Relazioni (RSQ), per lo stile di attaccamento e il rapporto interpersonale (Griffin & Bartholomew, 1996); e la Valutazione Strutturale del Comportamento Sociale (SAAB) (Benjamin, 1996) per il funzionamento intra-personale. Oltre all'uso di questi strumenti durante la somministrazione dell'intervista, il terapista può estendere la batteria di test con (tra gli altri) l'Inventario dei Problemi Interpersonali (IIP-C) (Alden, Wiggins & Pincus, 1990), Inventario della Depressione di Beck (BDI-II) (Beck et al., 1996), il Questionario Young ,Schema per i disturbi di personalità (Young, Klosko & Weishaar, 2003); e la Scala Davidson sul Trauma (Davidson, et al., 1997).

Ricerca scientifica sulla B.P.
La prima ricerca scientifica sull'efficacia della B.P. in Olanda è stata affrontata da Kats (2004). Fu uno studio pilota dove lei fece ricerca su 52 partecipanti che erano suddivisi in tre gruppi eterogenei, gruppi di B.P. aperti. Al momento stabilito tutti i partecipanti furono valutati nei tre gruppi. Questa valutazione fu ripetuta sei mesi dopo con gli stessi gruppi di partecipanti. Kats trovò una significativa riduzione nei sintomi misurati con la SCL-90. La riduzione più forte fu nelle seguenti scale: Ansia, Depressione, Ossessività-Compulsività, Pensiero Paranoide e Ansia fobica. In RSQ, ci fu significativa riduzione nella scala Sfiducia. Nelle sotto-scale, ansia di separazione e paura di impegno/responsabilità, ci fu una diminuzione, ma non significativa. Forse in tali scale la decrescita sarebbe stata significativa se la valutazione fosse durata per un più lungo periodo di tempo.
Nella ricerca realizzata da Maertens (2006) in Belgio nel 2004-2005, i risultati riportati sopra furono confermati. Lo studio coinvolse pazienti ambulatoriali in gruppi settimanali di B.P. nei quali presero parte 46 partecipanti. Il periodo di accertamento fu di un anno. Nella figura 2 si nota che , nel gruppo di persone in esame, ci fu un significativo miglioramento rispetto all'attaccamento sicuro. Decrescita c'è stata negli stili di attaccamento non sicuro (rifiutante, preoccupato, ansioso-evitante). Un anno dopo, risultò che gli stili di attaccamento sicuro nel gruppo di studio erano più forti che nella normale popolazione sana (vedi fig. 2).
La ricerca di Maertens mostra pure che la B.P. è efficace a livello dei sintomi. L'efficacia potrebbe essere definita addirittura estremamente buona (vedi fig. 3). Tre accertamenti furono portati avanti lungo l’anno (all'inizio, 6 mesi dopo, un anno dopo). La figura 3 mostra che tutti i sintomi che erano stati misurati con SCL-90 si riducevano significativamente. La differenza tra T1 e T2 come la differenza tra T2 e T3 era altamente significativa (ambedue P<.01). Un anno dopo, appariva che i sintomi si erano ridotti almeno allo stesso livello di quello della popolazione normale.
Una ricerca di valutazione si svolse in una clinica psicosomatica in Germania nel periodo 1998-2006. I dati furono comparabili a quelli della ricerca di Maertens. Il numero delle persone che presero parte alla ricerca furono 6,814 e il periodo di ammissione fu in media di 61 giorni. "Prima" e "dopo" le valutazioni si svolsero a livello individuale. Dopo una media di 61 giorni di ammissione, lo stile di attaccamento del gruppo ebbe un aumento del 45%. Inoltre, nelle valutazioni svolte dopo, l'attaccamento sicuro fu del 5% maggiore che nella popolazione normale (Stauss & Ellis, 2007; Fisseni & Mastel, 2009; Mestel & con Wahlert, 2009).
Notevoli risultati furono trovati in Germania usando SCL-90. Il numero medio risultato fu 0,85, con l’insufficienza a 0,82 e per la depressione anche 0.92. Da questa ricerca si può ricavare la conclusione che, su un livello interpersonale valutato con il IIP-C, c'è un risultato significativamente alto (numero medio 0,85). Sul livello interpersonale, valutato su una versione ridotta del RSQ, i risultati furono accettabili riguardo alla paura di abbandono (indice medio 0,75), e scarso risultato circa la paura di intimità (indice medio 0.38). La conclusione di questa ricerca è che c'è stato un piccolo cambiamento circa lo stile di attaccamento sicuro, c’è un accettabile risultato nel funzionamento intra-psicologico; un grande risultato nel funzionamento interpersonale e un grosso effetto nella riduzione del sintomo (Fisseni et al., 2008; Mestel & von Wahlert, 2009). Cambiare lo stile di attaccamento è clinicamente molto importante.
Mueller (2010) svolse un'ulteriore ricerca sull'effetto della B.P. a livello di ossitocina nel sangue. Si ritiene che l'ormone ossitocina si rapporti col livello di attaccamento. Mueller, prima degli esercizi di Bonding, prese un campione di sangue dai partecipanti, e furono misurati i loro livelli di ossitocina. Egli trovò una bassa concentrazione di ossitocina nei partecipanti con stile di attaccamento pauroso evitante e stile di attaccamento rifiutante. Grazie agli esercizi di Bonding, il tasso di rilascio di ossitocina si mostrò in crescita. Questo indica che succede pure un cambiamento biochimico grazie a un più confortevole stato di intimità con le tecniche di Bonding.

L'organizzazione internazionale di B.P.
In Europa, la B.P. è praticata in Olanda, Belgio, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Slovenia, Svezia e Svizzera. Ogni paese ha la sua propria organizzazione, eccetto Olanda e Belgio che formano un'unica associazione per la B.P. Tutti fanno parte della Società Europea per la B.P. (ESBP), che è membro dell'Associazione Europea di Psicoterapia (EAP). L'Esbp, insieme con l'Associazione Americana e Argentina per la B.P., forma la Società internazionale per la B.P. (ISBP). Ogni due anni l'Isbp organizza una conferenza internazionale. Si possono trovare più informazioni nel sito web: www.bondingpsychotherapy.com.

Conclusione.
La Bondng Psychotherapy è una intensa ed efficace forma di terapia di gruppo. La B.P. si basa su una teoria coerente e offre i risultati desiderati.
Il risultato nel processo terapeutico del gruppo, è che i partecipanti hanno modo, in misura crescente, di occuparsi della loro sofferenza, quella legata a precedenti esperienze negative. Come risultato, con la B.P. tali esperienze hanno molto meno influenza su emozioni, comportamenti e atteggiamenti di fronte agli altri. I loro sintomi vengono generalmente ridotti; il loro stile di attaccamento, immagine di sé e fiducia negli altri, vengono considerevolmente accresciuti.
I partecipanti sono più capaci di prendersi cura di se stessi, dei loro bisogni bio-psico-sociali di base e, di conseguenza, di godere meglio la vita. I risultati della terapia sono notevoli e ciò è stato confermato dalla ricerca scientifica.

Autori.
Martien Kooyman, Md, Ph.D., è psichiatra e psicoterapeuta. È Teaching Fellow dell'International Society for Bonding Psychotherapy, membro del Board della ISBP e dell'European Society for B.P. (ISBP/ESBP) e presidente dell'Associazione fiammingo-olandese di B.P. È stato fondatore e direttore medico di varie comunità terapeutiche per tossicodipendenti e pure per rifugiati traumatizzati. Docente al Dipartimento di Prevenzione e Psichiatria Sociale all'Università Erasmus di Rotterdam. Molto attivo nella formazione in B.P. in Olanda, Italia e Argentina. Lavora come supervisore in B.P. Svolge professione privata a Rotterdam, Olanda. Si può contattare con la mail: martienkooyman@planet.nl.
Rob J.B. Olij, M.Sc. in Scienze della Salute, psicologo, psicoterapeuta di Bonding, socio dell'Isbp e segretario della associazione fiammingo-olandese di B.P. Lavora in un centro ambulatoriale di salute mentale e svolge professione privata all'Aia, Olanda. Contatto e-mail: scretariaatVBP@gmail.com.
Rob Storm, B.A., psicoterapeuta di B.P., membro dell'Isbp, lavora come Pedagogo/Educatore sociale nella gestione di risorse umane e come consulente di carriera. È stato dirigente attivo come interim nella gestione di risorse umane. Contatto e-mail: robstorm@stormhrmconsult.nl.

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